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23/02/2022      

Effetto Forrester: cos'è e come arginarlo

Perchè un'impresa sia competitiva, intesa come un organismo operante all'interno di una filiera, è necessario che svolga processi efficienti ed efficaci che le permettano di generare valore ad un prezzo adeguato con una giusta marginalità.


Riuscire a generare una catena del valore, dove diversi attori interagiscono tra di loro prendendo parte al processo produttivo, è un'attività che richiede una profonda conoscenza dei rischi e dei fattori critici nei quali ci si potrebbe imbattere, così da poter predisporre strategie e strumenti di prevenzione adeguati.

In mancanza di questi, spesso capita che le aziende incappino in un graduale sovradimensionamento delle scorte di prodotto che arrivano ad influire negativamente sul livello di servizio al cliente.


Uno dei problemi principali che grava sulla catena di fornitura e sulla gestione di scorte e approvvigionamenti è l'Effetto Forrester, detto anche effetto frusta o bullwhip effect.


Si definisce effetto Forrester, dal professor Jay Forrester del "Massachusetts Institute of Technology" di Boston che analizzò la simulazione dell’andamento della domanda e degli ordini e delle scorte di un sistema di imprese, "l'amplificazione della variabilità del segnale di domanda/ordine che si riscontra man mano che questo risale, da valle a monte, dal retailer al manufacturer , lungo una filiera logistica" (Forrester, 1961).


Questa distorsione della domanda, che si propaga risalendo a monte nella catena, amplificandosi come avviene agitando una frusta, è un ben noto sintomo dei problemi di coordinamento e comunicazione lungo le tradizionali supply chain e può avere effetti molto importanti in termini di aumento dei mancanti e dei difetti quando le quantità ordinate diventano irregolari, con picchi e valli imprevedibili.


CAUSE

L'origine dell'effetto frusta nella logistica è da ricercare nella singolarità dei problemi legati ad ogni anello della catena di fornitura, poichè spesso manca una visione globale:

  • Assenza di visione strategica nella pianificazione della supply chain.
  • Carenza di processi, strumenti e sistemi che potenzino la collaborazione tra i diversi attori in campo.
  • Comunicazione interna ed esterna poco efficiente.
  • Previsione della domanda basata solo sul passaggio che precede.
  • Gli ordini di rifornimento dell'inventario non si basano sulla domanda.
  • Fluttuazione dei prezzi.
  • Accumulo.
  • Tempi di consegna lunghi o instabili.


EFFETTI

Come conseguenze, si generano una serie di inefficienze lungo tutta la catena di approvvigionamento:

  • Aumento mancanti e difetti.
  • Elevati livelli di scorte.
  • Scarso livello di servizio al cliente.
  • Inefficienza nell'utilizzo della capacità produttiva.
  • Stockout che portano a mancate vendite.
  • Elevati costi logistici dovuti ad inefficienza dei trasporti.
  • Pianificazione e forecast inaffidabili.


SOLUZIONI

Come si può arginare l'effetto Forrester?

  • Riducendo le cause di variabilità ed imprevedibilità: condividendo l'informazione con tutti gli attori della supply chain.
  • Riducendo tutti i tempi (lead time) che caratterizzano la filiera: tempi di emissione ordini, consegne, previsioni di domanda, ecc. devono essere ridotti al minimo in modo da inseguire in maniera più reattiva l'effettiva domanda reale dei consumatori finali.
  • Allineando la supply chain: maggiore collaborazione tra clienti e fornitori nell'elaborare le previsioni di domanda e i piani di produzione in modo da livellare gli ordini e quindi smussare i picchi di domanda che si hanno a causa dell'effetto frusta.


Attraverso l'utilizzo di piattaforme che interagiscono coi sistemi gestionali aziendali, come il nostro SYNKRO, è possibile ottimizzare il flusso informativo dei processi che coinvolgono i fornitori e cioè:

  • Invio degli ordini.
  • Ricezione delle conferme d'ordine.
  • Ricezione dei documenti di trasporto.
  • Ricezione delle fatture.
  • Stampa (da parte del fornitore) delle etichette personalizzate del cliente.
  • Scambio di KPI in tempo reale.
  • Reportistica.


Quindi, rifacendoci alla nota frase di Albert Einstein per cui "facendo sempre le stesse cose, si ottengono gli stessi risultati", se vogliamo migliorare è necessario adottare le soluzioni sopra suggerite senza indugi e senza alibi.